Cari giovani designer,
prendete quell’ispirazione che vi salva dal rumore di fondo (e dal lunedì).
Metteteci la vostra competenza.
Quella giusta dose di glamour di cui necessitiamo come del sale nella pasta.
Lo studio e il tempo che stanno alla base di ogni buon progetto insieme ad un pizzico di incoscienza.
Metteteci le vostre piccole rivoluzioni quotidiane.
Ciò che vi fa battere il cuore a dispetto dei cinici e di quelli che il cuore ve l’hanno spezzato.
Il coraggio di osare ma anche la paura di fallire.
Qualcosa di wow.
Metteteci la fantasia. La magia.
Insomma, sì. Metteteci l’anima.
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Una storia di moda
Della moda, non ci ho mai capito niente.
Ad un tratto della mia vita mi sono resa conto che non c’era nulla da capire, ma che la moda, quella vera, avesse a che fare con il sentire. Toccare. Creare qualcosa di personale. Fare delle scelte (con la consapevolezza che di quelle audaci non mi sono mai pentita). Esprimersi. Giocare: un gioco divertente, libero, immaturo e a volte sconsiderato, dove non è sempre necessario conoscere le regole ma talvolta lo è infrangerle.