Aspettiamo: i compleanni, i natali, i funerali. Non importa quanto, noi aspettiamo: che sia il momento giusto. Che ci sia un motivo. E che sia valido, o almeno abbastanza a darci il permesso e il beneplacito e la benedizione divina. Abbiamo coscienza del tempo che passa, ma noi preferiamo aspettare: di trovare un alibi. Una scusa quantomeno plausibile, ai nostri occhi come a quelli del mondo intero. Un orario decente.