Brighton, 12 gennaio 2018
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La Libreria del Mondo Offeso
Di quando ho pranzato in una libreria nel cuore di Milano, e mi sono sentita a casa.
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Abbiamo cenato sul tetto del mondo
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Torno subito
Torno subito. Giusto il tempo di un thè e una fetta di strudel, qui, seduta nel Cafè Lilie che mi fa sempre venire voglia di scriverci un libro tanto è composto ed elegante e pieno di profumi buonissimi il caos che c’è.
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A passeggio tra i Vicoli Santi di Napoli
C’è stato un tempo in cui ha desiderato farsi prete, poi è diventato stilista. Sì, ma di Vicoli Santi.
Perché a Napoli, mi spiega nel suo Atelier in Via Dei Mille n. 1, in ogni vicolo c’è una piccola bacheca con un santo. E – aggiungerei – davanti ad ogni bacheca, ci sono sempre un mazzo di fiori e una bellissima donna che prega. -
Settimo Senso: di bellezza in pausa pranzo e di vino sulla pelle
Napoli. Ora di punta.
Piazza Borsa che è un luogo fatto di traffico e clacson e semafori e caffè presi al volo e gente che va e gente che viene e cose da fare e pratiche da sbrigare e studenti che corrono e uffici dove l’aria si fa a fettine.
Proprio lì, al centro esatto della giungla urbana e del tran tran metropolitano, c’è una porticina. -
Una piccola isola greca: sono
Sono.
Partita e poi tornata. Ma forse non ancora del tutto.
Diventata ventiduenne mentre guardavo Atene dalla K luminosa dell’Hotel Katerina e ripetevo a telefono l’ennesimo grazie: di avermi fatta sentire vicina proprio quando ero lontana.
Fatta della stessa sostanza di cui è fatta la pita.
Stata eterna per un secondo. -
Canto di Natale
30 dicembre, Il Pozzo e il Pendolo, Napoli
Canto di NataleNatale è lì dove c’è un plaid. Una poltrona in cui sprofondare come fosse il più accogliente degli abbracci. Cioccolata calda q.b. a scaldarti mani, stomaco e cuore. Cookies e l’odore di mandarini nell’aria. Un’amica con cui dividere l’attesa. La neve che fiocca appena fuori la finestra, una fredda sera di dicembre.
E una storia. -
Una casa a 900km da casa
Ci sono partenze che assomigliano a ritorni. E luoghi che non ti chiedono dove e per quanto sei stata via: loro sono ancora lì, esattamente come li avevi lasciati. A ricordarti che casa la si può trovare anche a novecento kilometri (più otto ore di macchina a cantare Cremonini e una ciambella in Autogrill) da casa: con le dolomiti a fare da pareti e cascate scintillanti come fontane, ma pur sempre casa.
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Postcards from Sicily
C’è una parte di me che assomiglia alla Sicilia. Ed è quella che sa di cannoli e frutta candita. Morbida come la panna montata a mano. Fresca come una granita al limone in un caldo pomeriggio di luglio. Rovente come un’arancina di Celona appena fritta, di quelle che non puoi aspettare.
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Milano (bella come sei)
Sono stata il posto 3A della carrozza 9 del treno 9540. Sono stata una stazione affollata di pensieri e di persone. Compagna di avventura. Milano con il sole. Un Duomo sempre uguale a sè stesso eppure sempre diverso.
Sono stata una casa che risuonava di risate. Simona, piacere, per qualche nuovo amico.