Settembre è arrivato, con la sua lista di cose da fare ma soprattutto di quelle da non fare più, con quella promessa confortante propria di tutti gli inizi, e con la sfilata di Sofia Colasante, che ha preso i nostri vorrei, potrei e dovrei, e ne ha fatto una collezione che ci ricorda di affrontarli tutti.
Su quella passerella a cielo aperto e mare tutto intorno che è stata la meravigliosa Torre Crestarella, abbiamo visto una donna sofisticata, comoda nei suoi vestiti e nelle sue consapevolezze, determinata a tenere il passo dei propri sogni. Pantaloni palazzo, cappotti avvolgenti contro le sferzate di vento, gonne di tulle impalpabile, abiti che luccicano, e completi più stilosi che mai. Perché questo autunno-inverno immaginato da Sofia Colasante è una vera e propria ode al gessato.
Questa iconica fantasia del mondo sartoriale maschile si diffuse circa cento anni fa, diventando l’uniforme non ufficiale nell’era del proibizionismo. Altero quanto basta, affascinante e misterioso, il completo gessato conserva in sé una certa dose di ambizione: un po’ gangster anni Venti, un po’ business man di Wall Street, oggi non può mancare nell’armadio di chiunque abbia imparato a dirsi bravo al momento opportuno.
Quindi sì, un completo gessato ci salverà – dalle mode che vanno e vengono, dagli stereotipi di ogni sorta, ma soprattutto dai vorrei, potrei, dovrei che rimangono al condizionale – e quello di Sofia sembra fatto apposta per riuscirci.
(foto di Antonino Sellitti)