Quel luogo lontano e misterioso dove poter inviare speranze, aspettative e progetti con la stessa leggerezza con cui una volta si inviavano cartoline dalla villeggiatura. Quel tempo indefinito in cui – per un attimo ne abbiamo la certezza – saremo migliori: più magri, più organizzati, più produttivi.
La verità è che Settembre è una scusa. Ma quella di cui abbiamo bisogno.
Perché poi Settembre arriva e magari ci sorprende ad essere gli stessi di sempre (forse solo un po’ più abbronzati), ma c’è quella promessa nella parola settembre, quella fiducia in tutto ciò che potremmo fare che credo da sola basti a renderci migliori. A renderci nuovi.
E quindi ben venga settembre.
Ben vengano le diete incorniciate sul frigorifero, le iscrizioni in palestra, i completi nuovi per il lavoro, i piani di studio, i caffè nel termos.
Ben vengano le liste che probabilmente non saranno mai spuntate fino in fondo ma che il solo fatto di averle stilate ci fa sentire bene con noi stessi e in linea con l’universo.
Ben vengano i sogni. Che magari a settembre – di chissà quale anno – potranno diventare progetti.
E da progetti, azioni.
Che poi a Natale mancano solo 117 giorni.