Abbiamo bisogno che ci faccia stare bene.
Con noi stesse, col meteo, con gli angoli di mondo che abbiamo intenzione di esplorare oggi.
Abbiamo bisogno che sia bella alla vista e buona al tatto. Che sia sostenibile. Che sia originale. Che ogni suo dettaglio sia sapientemente studiato e curato.
Abbiamo bisogno che ci chiami per nome.
Questo chiediamo, essenzialmente, alla moda.
E che – perché no? – ci conduca una domenica pomeriggio di aprile, con un’amica, su una terrazza vista porto.
La prima sfilata di Sofia Colasante nella sua Salerno si è tenuta al Circolo Canottieri Irno. E credo non ci sarebbe potuta essere cornice più opportuna ad una collezione, quella primavera/estate, fatta di freschezza, di desideri e di audacia, fosse anche solo quella necessaria a partire e ad approdare nello stesso porto: perché è dei viaggi che si alimenta la moda di Sofia, delle esperienze che ha vissuto nelle capitali della moda nel periodo della sua formazione, delle ispirazioni che le suggeriscono i mondi, vicini e lontani, con cui entra in contatto, ma anche della terra da cui proviene e dove ha deciso, tre anni fa, di fondare il suo brand personale.
E quindi niente tappeti rossi ma maioliche della costiera, nessun dee-jay set ma musica dal vivo, nessuna super modella ma 15 professioniste salernitane – medici, avvocati, farmaciste – ma prima di tutto amiche, perché, per quelle come Sofia Colasante, bellezza è sinonimo di cuore.
(Serata in collaborazione con l’AIL,
Associazione Italiana contro le Leucemie).