Mi avete portato anche le rose a dicembre.
Il che ha dell’impossibile: come impossibili sembrano i sogni quando vengono sognati per la prima volta. Ma poi può succedere che quei sogni prendono forma, la più inaspettata magari, e diventano così veri da poterli toccare. I miei sono diventati “Rose a dicembre”: una collezione di gonne che ho disegnato e realizzato e amato al punto da volerla presentare a voi in un mese dell’anno dove la magia è dietro ogni angolo della città e del cuore.
E così ieri sera, la Modartgallery di Sabina Albano, in via Salita Vetriera n. 15, è diventata luogo de La moda democratica. Perché la moda democratica siamo noi. E’ panettone artigianale del maestro d’Angelo e spumante dolce. E’ Lucia che quella moda la vive e la “vede” in maniera sempre inedita. E’ Alessandra che ha un’anima (e una gonna) animalier. E’ Sabina che mi ha aperto le porte del suo posto speciale e ha creduto in me, anche prima di me. E’ Gaia che ha interpretato l’intera collezione con bellezza pura e semplice. E’ Camilla che a indossare una delle mie gonne le brillavano gli occhi (e lo stesso capitava a me a guardarla). E’ Roberta capace di trasformare Salita Vetriera nella più chic delle passerelle. E’ Simona con i suoi occhi che sorridono e mi conoscono. E’ Fabiola che è venuta dalla Sicilia per prendere parte alla festa. Sono i miei amici del coro e del cuore che fanno il tifo per me, sempre e comunque. E’ la mia famiglia che mi ha aiutato nell’unico modo in cui una famiglia ti possa aiutare: senza riserve. E’ mia nonna che ha fatto la sarta per tutta la vita e oggi mi dà i suoi consigli. E’ Susi che nel suo Atelier mi ha insegnato l’importanza dell’identità nella moda. E’ Sabrina che ha brindato con me insieme alla sua famiglia. E’ Francesca che volteggiava nella sua gonna come fanno i bambini e i puri di cuore.
La moda democratica è quella in cui ci sentiamo bene. Quella che non ha pregiudizi e non fa distinzioni. Che è bella perché imperfetta. E assolutamente nostra.