“Wild” di Giovanni Raspini è una collezione per anime selvagge.
Animalesche, nel senso più naturale della parola. Libere. Graffianti quanto basta a lasciare un segno di sé.
L’ho scoperta, una domenica mattina al PAN di Napoli – oppure in una savana super glamour nel cuore della città, dipende dai punti di vista – durante il vernissage di “Wild – segni e gioielli animalier”, una mostra (fruibile fino al 13 novembre), realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, i cui protagonisti non sono solo i gioielli – pezzi importanti, di dichiarata ispirazione animalier, arricchiti con tessuti e piumaggi – ma anche gli “appunti” del famoso argentiere toscano. Trenta tavole tratte dal suo scrapbook, in cui si affollano schizzi, pitture, note scritte a penna, pezzi di materia e ritagli di giornale: una sorta di diario di viaggio grazie al quale si apre, agli occhi dello spettatore, una finestra sull’officina creativa di Giovanni Raspini.