Grazie Luciano, per avermi portata, un venerdì sera, nei tuoi Vicoli Santi.
E precisamente, in quel vicolo più che mai santo che è Vico San Domenico Maggiore, stretto, strettissimo ma grande a sufficienza per contenere in sé mondi interi.
Grazie Luciano per i canti gregoriani – opportunamente remixati – a sottofondo della passerella, per la Sala Capitolare di un complesso monumentale storico e carico di suggestioni, e per la tua moda.
Femminile come poche. Opulenta. Avvolta da un’ allure barocca, ma pur sempre al passo coi tempi.
Grazie per i richiami al Pulcinella e ai dipinti ottocenteschi della scuola napoletana nelle stampe, a sottolineare un legame con la tradizione viscerale ma mai banale. Grazie per le maniche a sbuffo. Per lo spigato accostato ad accenni di pelliccia rosa. Per l’oro e per il rosso. Per una sposa che sembrava portarsi dietro un pezzo di nuvola rubato al cielo.
Grazie Luciano Esposito perché tra i tuoi Vicoli Santi, dove l’alta moda si mischia all’arte e alla vita vera, amo perdermi ogni volta.