Disabilità è un concetto relativo. Un po’ come quello di bellezza.
Sergio Goglia ha provato a immortalarle entrambe, disabilità e bellezza, nel progetto Human Faces. Art for life, una mostra fotografica itinerante – che è partita da Napoli e arriverà a New York arricchendosi ad ogni tappa intermedia – nata dall’idea, o forse vera e propria necessità, di richiamare l’ attenzione pubblica sulla promozione dei diritti dei disabili.
L’arte al servizio della vita: Human Faces, promossa da Visivo Comunicazione in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, è una serie di ritratti fotografici che hanno “tolto” qualcosa ad alcuni volti noti dello spettacolo, della moda e dell’imprenditoria, dimostrando di non aver tolto loro niente. Sì perché Sergio Goglia, ex ragazzino di 12 anni che coi suoi risparmi compra la prima macchina fotografica e oggi fotografo poliedrico e scenografo, ha chiesto a Cristina Chiabotto, Luisa Ranieri, Ferzan Ozpetek, Maurizio Marinella e molti altri “ambasciatori”, di diventare disabili per il momento di uno scatto proprio per scardinare il concetto stesso di disabilità. Spogliarlo di ogni pregiudizio, capovolgerlo, renderlo di tutti e di nessuno. Convinto com’è che i veri disabili siano tutti quelli che scelgono di non usare ciò che hanno.
4 Comments
Patrizia Visone
La tua presenza ed i tuoi report segnalano e scandiscono bellissimi eventi della ns città. Ti seguo con ammirazione .
simonaficu9
Grazie di cuore Patrizia, ben presto troverai qualcosa di familiare tra le pagine di questo blog… a presto!
Patrizia Visone
😉
Patrizia Visone