Arte e moda prendono forma al Tunnel Borbonico: 8va edizione di quella kermesse nel sottosuolo di Napoli che non finisce mai di sorprendermi.
Ma se “aqua edition” deve essere, allora immergiamoci: nelle viscere della terra, nell’arte, nell’acqua.
Perchè è lì che, per una sera, è stato possibile incontrare una certa Partenope che mi piace pensare abbia dato origine alla mia città. E’ lì che ho trovato meduse fluorescenti, coralli da portare sul corpo, scorpioni e magici fondali. E’ sempre lì, nel Tunnel Borbonico, che, per iniziativa di Ludovico Lieto e Valeria Viscione, l’arte e la moda di selezionati artisti napoletani si sono mescolate come e in nome dell’acqua: acqua senza la quale non ci sarebbe la vita (e neanche la pizza). Acqua che ci ricorda di quanto sia necessario il movimento. Acqua dove tuffarsi, perdere per un secondo la cognizione del proprio peso, e da cui poi riemergere. Acqua pura e limpida come certe anime. Acqua nella quale non si dovrebbe mai morire.