Se esiste una categoria di persone che mi piacciono, è quella di coloro che fanno. Cosa, è relativo. Come: con passione. Con il sorriso, quello che prescinde dai riflettori. Con chiarezza e lealtà, prima di tutto verso se stessi. Con impegno e quell’amore che mi piace legare a questa parola.
Mettendoci la faccia. Chiamando le cose e le persone con il proprio nome. Senza paura perché quella appartiene a chi non sa amare. Stringendo mani, ma soprattutto abbracciando: persone, progetti, idee. Partecipando in prima persona. Con la voglia di crescere sempre. Con ottimismo, che tutto questo lamentarsi di tutto non ha mai portato da nessuna parte. Riconoscendo e potenziando i talenti, ricchezze che per definizione meritano di essere condivise.
Se esiste una categoria di persone che mi piacciono, è quella degli “Unconventional People” che il 14 aprile hanno riempito quella splendida cornice che è Palazzo San Teodoro per l’happening nato per raccontare e ripercorrere i tre anni di Politiche Giovanili nella città di Napoli di Alessandra Clemente. La stessa Alessandra che ha accolto ogni singolo ospite come un amico conosciuto durante un viaggio, di quelli che contribuiscono a rendere, quel viaggio e te stesso di ritorno da quel viaggio, più ricco.
Qui durante L’Experience della Realtà Virtuale, resa possibile da due app realizzate dalla start up napoletana AppTripper e sviluppate su Samsung Gear VR: una ricostruzione del Golfo di Napoli ai tempi dei Borbone vista da Palazzo San Teodoro (e poi dicono che viaggiare nel tempo sia impossibile).