5 marzo 2015, Pan, Napoli
St’art aperitif
Ripartire: dall’arte, per l’arte.
Il mantra che ha pervaso lo “St’art aperitif” di giovedì scorso. Un happening che i Club Rotaract Golfo di Napoli insieme con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli hanno organizzato allo scopo di migliorare l’accessibilità ai beni culturali della città e cioè per difendere quel diritto inalienabile dell’uomo che è l’arte declinata in tutte le sue forme.
Sushi per cominciare.
L’incanto davanti alle opere penna su tela di Maria Rita Renatti.
Le sculture bellissime e bestiali di Luca Arcamone da indossare sul volto.
E una passerella nera.
L’ho seguita e lei mi ha portato lì dove sognare è una cosa semplice: nel bel mezzo di un luna park. Tra palloncini, trampolieri e venditori di sogni. Sulla ruota panoramica. Nella gabbia dei leoni. Con la testa tra nuvole fatte di tulle.
L’ho seguita, con gli occhi e con curiosità, come si seguono tutte le strade.
Ma in fondo una passerella cos’ è se non un piccolo pezzo di strada?
Un sentiero luccicante che chissà da dove proviene e chissà dove sta andando ma che, quando si accendono i riflettori e parte la musica, ti conduce al confine tra realtà e immaginazione: perché è lì che inizia lo spettacolo.
Un fashion show, quello curato da Pasquale Esposito, che ha portato le creazioni firmate dagli allievi dell’Accademia della Moda a sfilare nelle sale del Pan davanti a due giurie d’eccezione ma con la leggerezza e la consapevolezza che è dal sorriso che si può e si deve ripartire.