Arriva un momento, nella vita di una salsera, in cui bisogna fare il grande passo.
E cioè il primo passo sulle scarpette da ballo.
Succede che ti ritrovi un lunedì pomeriggio immersa, insieme a due amiche-salsere, in un mare di scarpette da provare-esaminare-sognare-scartare-aspettare-evitare-chiedereconsiglioall’amica-desiderare e infine scegliere: quella che ti faccia volteggiare. Sentire sicura e in bilico allo stesso tempo. Ma soprattutto quella che ti faccia sollevare da terra giusto il tempo di capire cosa vuol dire volare.
Un po’ come in amore.
Ed è un po’ come in amore che dopo una serie di no (causa troppo grande, troppo piccola, troppo appariscente, troppo scivolosa, troppo nonna, troppo diva) ho detto “Sì. Sono loro.” con la solennità che manco una cenerentola postmoderna.
Semplici. Nere. Morbide ma sexy. A voi, care scarpette, chiedo:
“Promettete di essermi fedeli sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salsa e nella bachata,
e di amarmi e onorarmi in tutte le serate della mia vida loca?”
