26 marzo 2015, Sartoria Antonelli, Via dei Mille
Napoli su misura
Ricontrollo l’invito di Susi e alzo lo sguardo: sì, sono nel posto giusto.
Via dei Mille n. 40 ovvero il Palazzo Leonetti in tutta la sua storica imponenza.
Entro nella Sartoria Antonelli e comincio a stringere una serie infinita di mani, con la timida cortesia dei primi incontri ma anche con la consapevolezza che è da quelle mani, tutte uguali eppure tutte diverse, che nasce bellezza.
Sono mani di sarti, disegnatori, gioiellieri, scultori. Mani di artisti, ma ancor prima di artigiani, segnate dalle pieghe dell’esperienza ma mai stanche: di creare, di sperimentare, di toccare.
Le stringo e le sento tutte, le storie che quelle mani hanno raccontato o che ancora fremono di raccontare: in un vestito d’alta sartoria, in un gioiello. In una borsa che sembra fatta di petali. In una giacca dal taglio perfetto in quanto unico. In una radice d’albero che torna a nuova vita in un complemento d’arredo.
Mani sagge e mani giovani come le mie che toccano il mondo per la prima volta ma che lo fanno con un certo coraggio, con una certa freschezza.
E poi dalle mani passo agli occhi. Alle voci. Ai sorrisi e quindi alle persone e ai loro mondi, che per un pomeriggio di fine marzo si aprono gli uni agli altri, si mischiano e si contaminano e ditemi come io non possa chiamare tutto questo: magia.