19 settembre 2015, Palazzo Arlotta, Napoli
Gennaro
Il 19 settembre a Napoli è San Gennaro.
Per me è stato semplicemente: Gennaro. L’uomo dietro al santo e il santo dietro l’uomo.
Chiamato per nome, come si chiamano gli amici. Fotografato nella folla. Dipinto. Ritagliato dai magazine di moda e poi ricomposto secondo una nuova prospettiva. Scorto tra le fermate di una metro. Immaginato mentre legge di quanto sangue scorre tra le strade della sua città.
Rosso. Allucinato. Illuminato. Riciclato. Persino Diaboliko.
Gennaro: visto dagli occhi di 28 persone e interpretato dalle mani di altrettanti artisti. Gennaro, che vive e rivive tra le sale di Palazzo Arlotta nella seconda edizione della mostra curata da Sabina Albano e organizzata con l’Istituto di Cultura meridionale.
E io San Gennaro, o meglio Gennaro, ho scelto di ricordarlo così: attraverso quel miracolo tutto umano che è l’arte.