Ho realizzato che il primo appuntamento perfetto è un non-appuntamento. Che i regali degni di essere definiti tali sono quelli che non si cercano, ma si trovano: per caso e per amore. Che il compleanno, se per compleanno s’intende il più puro festeggiamento della tua vita, è un non-compleanno.
Una giornata passata ai fornelli con le amiche di sempre, che io friggo mentre tu impani mentre lei sbatte le uova. E poi impastiamoci le mani e i sogni e raccontiamoci la vita, quella vera.
Ho realizzato che la felicità è una cosa semplice: e come tutte le cose semplici, è sempre diversa da come l’abbiamo immaginata e cercata e programmata calendario alla mano. Diversa con tutte le sbavature e le imperfezioni che la sua trasposizione nella realtà comporta. Diversa perché vera.
Buon non-compleanno a me e a chiunque festeggi la propria vita tutti i giorni.
A chi canta canzoni di Natale a luglio e a dicembre va a vedere il mare.
E a chi osa essere felice senza motivo apparente.
