Sul fondo di una borsa che assomiglia al fondo della mia anima: pieno di scontrini sgualciti e numeri di telefono scritti sulla carta di caramelle.
In quel buco nero dove finiscono i sogni che non ricordiamo di aver fatto e le idee notturne che al mattino non sembrano più tanto geniali.
Sotto al letto, accanto ai mostri.
Nelle crepe del cuore, quelle da cui entra la luce.
Nell’universo parallelo di tutti i miei se, perché in fondo non esistono scelte giuste o sbagliate, ma semplicemente scelte.
Dove vadano a finire le forcine e tutte le altre cose che non vorremmo perdere ma che alla fine perdiamo, non ci è dato saperlo. E non sappiamo neanche dove andremo noi. Ma sappiamo dove siamo ora, e cioè qui. Lasciando che il vento ci scompigli i capelli.
Senza forcine e senza paura.