Mi piace vederla così, Napoli. Che brilla anche sotto un velo di pioggia leggera. Piena di vita e di arte, come solo lei sa esserlo. Vistosa, colorata, esuberante senza mai perdere in eleganza. Sofisticata. Creativa, così come appariva ieri al PAN, in occasione del secondo appuntamento della rassegna “NAPOLI CITTA’ CREATIVA in pop art”, dedicato alla moda.
Un progetto che ho adorato tanto perché parte dalla tradizione artistica ma rivolge il suo sguardo oltre. Al presente e alla promessa di un futuro in cui i giovani si sentano a casa nella propria città. Ed è così che l’ha concepito, l’Assessore ai Giovani Alessandra Clemente, questo vernissage. Capace di strizzare l’occhio a Warhol, ma che dia anche spazio agli stessi artisti napoletani. Come Salvatore Falco, stilista autodidatta, fashion designer, costumista, ma prima di tutto sarto, nel senso più puro del termine. Come Stanislao Celato e i suoi contrasti ad effetto tra colore e forma. Marco Maisto, il maestro della sperimentazione e dell’accostamento di tessuti ecosostenibili ed avveniristici. Chiara Ciardiello e la sua moda fatta di moda: e cioè di magazine, fotografie e pubblicità, che opportunamente ritagliati e piegati sono rinati a nuova vita, dando origine a abiti colorati, estrosi e decisamente sexy.
E ancora tanti altri artisti che il corpo della donna non lo vestono, ma lo adornano, lo dipingono e lo fotografano: Matteo Anatrella, Giuseppe Tuzzi, Loredana Eramo (Dana Eh), Anna Rosa di Penta, Giuseppe Cerella, i marchi Lefadafer e Le Comari e il progetto Youareu.
Così l’ho vista, ieri, Napoli, bella e d’avanguardia, e così vorrei vederla sempre.